Le industrie sono luoghi talvolta ancora associati all’inquinamento, che portano alla mente le immagini di enormi ciminiere, fumi neri, grossi capannoni e macchinari. Se per certi aspetti e in alcuni casi le cose stanno ancora così, non si può dire però che la correlazione industria-inquinamento sia tuttora così immediata: parlando di fabbriche non bisogna pensare a quelle sorte durante la Rivoluzione Industriale, ma a spazi moderni e all’avanguardia che cercano di tutelare l’ambiente nonostante si occupino di produzione. Sicuramente in passato molte realtà emettevano sostanze inquinanti nell’aria e nell’acqua, causando danni all’ecosistema, ma oggi la mentalità è radicalmente cambiata e le pratiche sostenibili sono ampiamente diffuse anche nel comparto industriale. Anzi, è proprio questo settore ad avere un ruolo cruciale nel plasmare un futuro sempre più “green”.
Come le industrie diventano sostenibili
Le innovazioni e le pratiche che stanno trasformando l’industria in un contesto più eco-friendly sono essenzialmente le tecnologie, le fonti rinnovabili, la digitalizzazione e l’adozione di un modello economico circolare. Con le tecnologie avanzate e la digitalizzazione si introducono macchinari più efficienti e a basse emissioni che consentono di ottimizzare i processi riducendo al contempo il consumo di energia, oltre che i rifiuti prodotti, rendendo anche gli ambienti di lavoro stessi più sicuri. Ma non basta: serve cambiare anche mentalità sposando il concetto di economia circolare per sviluppare progetti innovativi mirati a trasformare gli scarti industriali in risorse, contribuendo a creare un ciclo di vita sostenibile per i prodotti. Altro pilastro chiave delle industrie sostenibili è la transizione verso l’energia rinnovabile. Molte aziende stanno investendo in impianti fotovoltaici, turbine eoliche e altre fonti di energia pulita per alimentare le proprie operazioni. Ridurre le emissioni di gas serra diventa una priorità e le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio stanno emergendo come strumenti cruciali per mitigare l’impatto ambientale delle attività industriali. Così i pannelli solari, situati sui tetti degli edifici o nei terreni circostanti a fabbriche e impianti industriali, convertono l’energia solare in elettricità a favore dell’attività, permettendogli di diminuire anche i costi energetici. Consolidato è anche l’uso di energia idroelettrica sfruttando la potenza dell’acqua per produrre una fonte pulita e affidabile, mentre ancora poco nota la possibilità di impiegare aria compressa per dare una svolta “green” alla propria azienda.
L’aria compressa, un’outsider tra le fonti rinnovabili
L’aria compressa, benché sia ancora meno conosciuta rispetto ad altre fonti rinnovabili, si sta affermando sempre più come una prospettiva innovativa nel panorama delle energie, visti i numerosi vantaggi che può offrire. Innanzitutto l’aria è una risorsa virtualmente inesauribile, per cui la compressione si basa su un ciclo virtuoso. Poi l’aria compressa trova largo impiego nelle applicazioni industriali: tanti impianti usano sistemi pneumatici per alimentare le attrezzature, dai piccoli utensili agli impianti di produzione su larga scala, andando a migliorare l’efficienza operativa e a ridurre l’impronta ambientale. Rispetto al solare o all’eolico, basate su fonti rinnovabili intermittenti, l’aria compressa è utilizzata come una forma di stoccaggio di energia: durante i periodi di bassa domanda energetica, l’energia elettrica in eccesso può essere impiegata per comprimere l’aria e immagazzinarla in serbatoi ad alta pressione. Durante i picchi di domanda, l’aria compressa può essere rilasciata per generare energia immediata attraverso turbine o motori a gas, fornendo una soluzione flessibile e affidabile. Soprattutto, l’aria compressa non genera emissioni dirette durante l’uso come fanno i combustibili fossili e può essere combinata ad altre fonti rinnovabili nelle strategie energetiche.
Macchinari efficienti
Da sola l’aria compressa però non può tutto: avere i giusti macchinari e far sì che la riparazione di compressori ad aria avvenga periodicamente è la chiave per prolungarne la vita e prevenire il degrado progressivo delle componenti, con il risultato di farli operare efficientemente ritardando la necessità di dover sostituire l’attrezzatura nell’immediato. Non solo: l’assistenza per compressori industrialidovrebbe essere un servizio considerato e sfruttato da ogni industria perché monitorare lo stato del macchinario periodicamente e compiere opere di manutenzione contribuisce a preservare le risorse e promuovere l’efficienza energetica. Un compressore ben tenuto richiede meno energia per operare: la lubrificazione delle parti mobili e la pulizia dei filtri assicura che questo funzioni con il massimo rendimento, riducendo i consumi energetici complessivi dell’azienda e promuovendo la sostenibilità ambientale. Inoltre regolari controlli assicurano che i compressori ad aria siano in conformità alle normative ambientali, la cui adesione è cruciale sia per evitare sanzioni legali ma anche per dimostrare l’impegno dell’industria nei confronti della sostenibilità.